Ogni riferimento a fatti, cose o persone e’ puramente casuale. Il racconto e’ frutto esclusivo della fantasia malata dell’autore.
Il Presidente
di Fabio Bertinetti
Gianni si avvicino’ alla porta. Per un momento esito’, quindi si fece coraggio e busso’. Il lungo corridoio era vuoto. Gli uomini della sicurezza sapevano far bene il proprio lavoro, quando volevano. Il suono rimbombo’ nell’ampio spazio privato della presenza umana.
-Avanti!- Rispose una voce dall’altra parte. Gianni sospiro’ ed entro’ nella stanza.
-Presidente, e’ permesso?- ribadi’ con reverenza il visitatore
-Lo vedi? Lo vedi cosa e’ successo?- Disse il Presidente disteso sul letto
-Presidente, e’ stato un errore!-
-Non me ne frega un cazzo! Lo vedi cosa e’ successo?- Ribadi’ l’importante personaggio, indicando il proprio volto sfigurato.
-lo vedo, e ne sono rammaricato! Gli era stato detto di non esagerare, ma sa! Effettivamente e’ un po’ toccato- rispose Gianni picchettandosi la tempia con il dito
-Mi ha colpito in pieno! Mi ha devastato la faccia! Non dategli un Euro. E non dategli il lavoro che gli abbiamo promesso!-
-Presidente, non penso sia cosi’ semplice. Potrebbe avere dei risentimenti ed essere un problema in futuro.-
-Si ma lo vedi cosa mi ha fatto?- continuo’ inviperito il Presidente. Gianni non rispose, si rese conto che in quel momento il suo interlocutore era emotivamente instabile. Non sarebbe stato in grado di comprendere dei percorsi logici. Cambio’ discorso
-E’ stato dato ampio risalto a quanto e’ accaduto Presidente!-
-Bene! Almeno e’ servito a qualcosa. Speriamo che non succeda come l’altra volta, che poi ho perso le elezioni regionali. Forse lo sbaglio e’ stato provvidenziale!-
-Questa volta riusciamo ad ottenere piu’ risultati, Presidente! Oltre al fatto che tra qualche mese ci saranno le elezioni, bisogna considerare il consenso che otterremo nel “blindare” internet. I segnali di pericolo messi in giro nelle precedenti settimane ora trovano riscontro. Questa volta il piano e’ stato piu’ strutturato. Certo che l’esser stato colpito la ha messa seriamente in pericolo. Me ne rammarico nuovamente.-
-Speriamo sia l’ultima volta che siamo costretti a ricorrere a questi stratagemmi. Qualcuno di quei rompicoglioni che mi tampinano potrebbe notare le “coincidenze”.-
-Siamo in grado di delegittimarli! Non si preoccupi abbiamo la possibilita’ di scavare nel passato di chiunque e zittirlo!-
-Speriamo bene. Speriamo che nessuno noti che il periodo delle aggressioni era lo stesso. Speriamo che nessuno noti la vicinanza delle elezioni regionali. E speriamo che nessuno sottolinei la scarsa efficacia della scorta. Mi raccomando, questo e’ il nostro prossimo obiettivo. Vigilate!-
-Forse sarebbe il caso di cambiare qualcuno della scorta Presidente. Il fatto che ci siano uomini che la seguono da anni, nonostante abbiano gia commesso errori, puo’ insospettire-
-Sono d’accordo. Se ne occupi lei. E’ ora di “svecchiare gli uomini”-
-Non si preoccupi Presidente. Ora pensi solo a guarire-
Il presidente fece un cenno con la mano, in segno di saluto. Gianni usci’ dalla stanza di ospedale.
Sospiro’ ricordando i tempi in cui la politica non era cosi’. Non somigliava tutto ad reality show. Meno male che le telecamere delle reti nazionali si erano ben guardate dall’inquadrare il pubblico. La piazza era semideserta. Se non ci fosse stata quell’aggressione forse qualcuno se ne sarebbe accorto. Bella cosa la televisione, crea solo la porzione di mondo che riprende.
lunedì 14 dicembre 2009
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2 commenti:
sarà che pure io ho una fantasia malata..
...è un epidemia...occorre la cura:
TELEVISIONE A GO GO!!
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